Quanto vorrei, miei cari amici studenti, assicurarvi l’ottima riuscita del vostro esame!
Vi garantisco che mi sento uno di voi, nel senso di una condivisione piena delle vostre attese e speranze. Porto con me da sempre, lo sapete, il mondo di cui siete compartecipi, con le sue difficoltà e le sue conquiste. Qualche volta avete sentito parlare di san Giuseppe da Copertino, patrono degli studenti e degli esaminandi, per la sua straordinaria “scienza infusa”. Non è mia intenzione affidarvi solo a Lui, anche perché all’origine di ogni eccezionale talento sta la semplicità intensa, assoluta e primaria dello Spirito di Dio! Non ho dubbi, infatti, della loro celeste compagnia per coloro che, come voi, sono impegnati nelle terrene discipline. Invece, intendo per la prova decisiva da affrontare scolasticamente sottolineare e sospingere la tenacia determinata, che vi caratterizza nei momenti significativi della esistenza.
Forza!
Semplicemente, coraggio!
Sereni, concentrati, impegnati sì, ma non dispersivamente distratti, nemmeno dalla comprensibile emozione, che vi accompagna.
Anche i colleghi docenti saranno, più di sempre, accanto e attenti ai vostri successi, nel modo più solidale. A nessuno sarà dato di dover superare la eventuale delusione di una prova sbagliata.

Vi abbraccio tutti, dal primo all’ultimo, con l’affetto e la determinazione di chi, pur guardando interamente la realtà, sa sognare senza perdere quota i voli di felicità più belli della nostra scuola. Del resto, il duro percorso della pandemia a questa maturata sapienza deve condurci tutti nella scuola della Vita!

Auguri ragazzi!
Vi accompagni come sempre la mia preghiera avvalorata da una particolare benedizione.

A presto!
Vostro don William