Carissimi amici della “nostra” scuola, mi permetto ancora una volta di condividere con voi la gioia della Domenica, ripiena ancora della Santa Pasqua.

L’emergenza pare rallentare, per cui riecheggiano tre verbi: “si RIPARTE; si TORNA a casa; si RIAPRE…”.
L’interpretazione immediata delle parole è lampante: c’è chi gioisce perché lunedì 18 può viaggiare in regione senza autocertificazione; altri esultano per l’abbraccio dato tra familiari forzatamente restati lontano per mesi; molti credenti festeggiano il poter frequentare visibilmente insieme i luoghi di culto.

Cari amici, voglio accompagnarvi verso un’interpretazione più profonda, illuminato dal Vangelo di questa Domenica. Gesù garantisce ai suoi Apostoli in crisi per l’emergenza del distacco terreno: “Non vi lascio soli. Vi dono il mio Spirito il PARACLITO….”. Vuole dire con il Paraclito, Colui che CHIAMA da VICINO, o, meglio, CHIAMA dal di DENTRO, evidentemente per SOSTENERE, FARE COMPAGNIA, SPIEGARE, APRIRE NUOVE PROSPETTIVE.

Cari amici, nel percorso di approfondimento e crescita non sfugga a nessuno il sollecito a ripartire, se si fosse fermato il cammino, a tornare se si fosse perduta la strada e l’esperienza di casa, a ritessere con Dio e le sue creature un dialogo concreto di comunione.
Dopo l’impensabile pandemia, si costruisca veramente, ASCOLTANDO e LASCIANDOCI GUIDARE dallo SPIRITO PARACLITO, un AMORE che non si stanca mai di operare, anche oggi!

A tutti voi, come sempre, giunga l’abbraccio dell’amicizia e il ricordo nella preghiera.