CONCORSO  DIRIGENTI SCOLASTICI: CORSO ADI
RESIDENZIALE  INTENSIVO –  ROMA 1-2-3/12/17

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Un corso intensivo al momento giusto

Il corso ADI di preparazione al concorso per dirigente scolasticoche si terrà a Roma, Monte Mario, venerdì 1, sabato 2, domenica 3 dicembre 2017, si svolge nel momento più opportuno per affrontare la prova: una ripetizione corale di tutte le materie oggetto delle prove, a pochissimi mesi dal test preselettivo. Siamo infatti in dirittura d’arrivo. Dopo un’estenuante attesa, il 20 settembre 2017 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Regolamento sulle procedure concorsuali. Ora si aspetta il bando, già predisposto dal MIUR, ma in attesa dell’approvazione del MEF relativamente al numero dei posti da mettere a concorso.Nel frattempo il MIUR deve istituire con decreto un comitato tecnico scientifico con il compito di redigere le prove nazionali.

Come per il passato, i quesiti a risposta multipla della prova preselettiva, saranno estratti da un’ampia batteria di test che sarà pubblicata dal MIUR 20 giorni prima dell’esame. I test verteranno sugli stessi argomenti della successiva prova scritta, che consisterà in quesiti a risposta aperta.

Leggi sul sito ADi tutta la normativa e l’ampio, dettagliatissimo programma del corso, tenuto da esperti estremamente qualificati. 

Alcune considerazioni sul concorso

Accanto alla soddisfazione per l’uscita (finalmente!) del Regolamento concorsuale, non ci si può esimere dal riprendere alcune considerazioni critiche che, come ADI, facciamo da anni. In estrema sintesi si sottolinea:

1. l’incapacità dell’Amministrazione di riflettere su storture, ritardi, errori, ricorsi avvenuti nei precedenti concorsi;
2. l’immutabile centralizzazione del reclutamento che: a) impedisce di indire tempestivamente i concorsi rispetto alle differenziate carenze di organico, generando situazioni ingestibili ( v. gli attuali 1.189 posti vacanti e le 1.748 reggenze!); b) produce numeri abnormi di candidati, che, tra l’altro, inducono una prova preselettiva a quiz, anziché una fondamentale e preliminare prova attitudinale;
4. la persistente assenza di valutatori professionali, con la riproposizione di commissioni prive di formazione e competenze adeguate, piene di pensionati, pagate poco e male, che operano con la nota discrezionalità e disparità di trattamento;
5. la mancanza  di una pubblicazione sintetica, diretta  e insieme accurata delle caratteristiche della professione. In Francia il potenziale candidato apprende da una guida snella e ben scritta tutto quanto lo aspetta per decidere se partecipare o meno al concorso. In termini tecnici si chiama “autoselezione”. Da noi si comunica male, in pessimo italiano, e ci si limita a fare astrusi riferimenti a un numero inverosimile di  leggi.

In conclusione siamo ancora e sempre in presenza di una Amministrazione opaca, inefficiente, ossessionata dal “diritto” (non dai “diritti” degli utenti), concentrata nella definizione borbonica delle norme, pronte per essere infilzate da un Tar qualsiasi.

CONGRESSO ADI 11-12 NOVEMBRE 2017 ROMA

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L’11-12 Novembre 2017 è convocato a Roma, il 6° Congresso nazionale dell’ADi

Un appuntamento importante per l’associazione, nel quale si dovrà discutere e insieme rielaborare la politica culturale e professionale dell’Associazione per i prossimi tre anni.

Compito non facile in una fase di assoluta incertezza, di rivolgimenti politici nazionali e internazionali che hanno tolto anche alla scuola i suoi punti di riferimento.

Per l’ADi non si tratta in realtà di reinventare la propria politica culturale e professionale, perché ha sempre precorso i tempi e si è costantemente confrontata con il quadro internazionale, si tratta piuttosto di  ripensare le proprie consolidate proposte (dalla decentralizzazione all’autonomia degli istituti,  dal ruolo della dirigenza alla leadership intermedia, dalla trasformazione dei curricoli  alla valorizzazione dell’istruzione professionale, dalla professionalità docente ai nuovi modi di condividere e diffondere l’innovazione) entro una visione di scuola che abbandoni definitivamente quella del secolo scorso e sappia far fronte  all’incerto e preoccupante quadro politico  e sociale e insieme sia in grado di cogliere le enormi opportunità offerte dall’esponenziale progresso scientifico e tecnologico, che non ha uguali nella storia dell’umanità.

Dobbiamo confrontarci con un sistema di istruzione unidimensionale in un mondo multidimensionale, con  una scuola  troppo spesso “piccola” – piccola nell’ambizione, piccola in quello che valuta, piccola nella sua portata, in un’epoca di grandi sfide, grandi dati, grandi dilemmi, grandi crisi e grandi opportunità.

Si tratta di ripensare l’ idea stessa di scuola pubblica.  Sarà lanciata la proposta di legge degli istituti a statuto speciale, proponendola in forma puntuale e articolata,  saranno fatte proposte precise sulla carriera degli insegnanti insieme ad una diversa visione della dirigenza scolastica, in un quadro di accentuata autonomia degli istituti e di decentralizzazione regionale.

Un Congresso corale al quale  saranno invitati la ministra,  i rappresentanti dei partiti politici e tutto il mondo dell’associazionismo professionale.

SEMINARIO INTERNAZIONALE 2-3 MARZO 2018 BOLOGNA

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Alcune anticipazioni sul seminario internazionale 2018

L’annuale seminario internazionale ADI si terrà a Bologna il 2 e 3 marzo 2018 nella bellissima sala di San Domenico.

Il titolo: Apprendimento….tesori nascosti. Le scoperte del 21° secolo si ispira al Rapporto Delors (1996), Learning, the treasure within, in cui si affermava, tra l’altro, che le scuole non riescono a far emergere più del 50% delle potenzialità degli alunni. Un’affermazione che è insieme allarmante e promettente, un monito per la scuola tradizionale e una sollecitazione a intraprendere nuovi percorsi, sapendo che tanto può ancora essere conquistato.

Il seminario esplorerà  ciò che il 21° secolo ci ha fatto scoprire  sull’apprendimento, e arricchirà  la parte teorica  con  le esperienze più significative, nazionali e internazionali.

Come sempre, si susseguiranno modelli di scuole fra più innovativi  e relatori fra  i più qualificati a livello mondiale. Si spazierà dall’Europa all’Asia, offrendo un panorama unico di quanto si va sviluppando e sperimentando in campo educativo e scolastico.

Le tre sessioni del seminario  hanno questi titoli
1^. Dalle neuroscienze alla classe
2^ Creatività e imprenditorialità
3^Il futuro è il nostro presente

Certificazione di un’unità formativa di 25 ore

Chi lo desidera, oltre alla certificazione della partecipazione alle tre sessioni, avrà la possibilità di completare l’unità formativa, per complessive 25 ore, fruendo anche di:
• atti del seminario su cui svolgere studio individuale con riscontro attraverso  quesiti a risposta multipla per ciascuna sessione;
• webinar con persone qualificate su imprenditorialità (entrecomp) e creatività, con spunti e modalità applicativi.

Iscrizione e fruizione della Carta Docente

Le iscrizioni sono già aperte per consentire a chi voglia partecipare di pianificare tempestivamente i propri impegni. Dall’esperienza degli anni passati sappiamo che non tutti potranno essere accolti. Chi si iscrive tempestivamente ha la certezza del proprio posto e di una posizione comoda, considerato che i posti sono numerati.

Tutte le indicazioni per l’iscrizione al seminario e l’utilizzo della carta del docente si trovano sul sito

Leggi sul sito.

IL BENESSERE DEGLI STUDENTI IN PISA 2015

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L’OCSE ha pubblicato un interessante volumetto relativo al “benessere degli studenti”, che si basa su PISA 2015.Marco Bardelli l’ha tradotto e sintetizzato in italiano, facendone una pubblicazione per il sito ADi.

L’indagine considera quattro dimensioni del benessere tra loro interconnesse :
1. benessere psicologico (supportato da autostima, motivazione, resilienza, senso di auto-efficacia, ottimismo);
2. benessere sociale (si riferisce alla qualità delle relazioni in famiglia, con il gruppo dei pari e con gli insegnanti e inoltre alla valutazione dei propri stati d’animo rispetto alla vita sociale dentro e fuori la scuola);
3. benessere cognitivo (include la capacità degli studenti di risolvere problemi da soli o in gruppo e le abilità di ragionamento di alto livello come il pensiero critico e la capacità di confrontare punti di vista da varie prospettive)
4. benessere fisico (si riferisce alla salute fisica e all’adozione di un sano stile di vita)

 Ilbenessere  è stato  indagato in relazione a quattro aree:

  1. gli esiti scolastici,
  2. le  relazioni con i coetanei e con gli insegnanti,
  3. la  vita domestica,
  4. l’uso del tempo libero al di fuori dalla scuola.

In merito a quella che può essere una delle più interessanti associazioni, ovvero quella tra risultati scolastici e il benessere degli studenti, gli esiti di PISA evidenziano una relazione debole tra le due variabili.

Nella maggior parte dei Paesi i migliori studenti riportano livelli di benessere simili a quelli con i risultati scolastici più bassi. Inoltre è emerso come gli studenti dei Paesi con i peggiori risultati nel test PISA di scienze tendano a riportare livelli più alti di benessere rispetto agli studenti di Paesi con risultati migliori, anche se ciò non risulta ovviamente vero per tutti i Paesi. Queste relazioni risentono sicuramente di aspetti di carattere culturale difficili da estrapolare, ma indicano anche  l’influenza negativa sul benessere dell’ansia connessa ai risultati.

Per quanto riguarda l’Italia, in PISA 2015 siamo al di sotto della media sia nei risultati dei test sia nel livello di soddisfazione percepita dagli studenti per la propria vita (6,8 rispetto alla media di 7,3 e al livello massimo di 10).

Non esiste una ricetta universale per fare di una scuola una “scuola felice”, ma numerosi studi evidenziano che le scuole, in cui gli studenti presentano un maggior grado di soddisfazione, hanno in comune le seguenti caratteristiche:

• attività disciplinari impegnative;
• ordine e disciplina;
• coinvolgimento dei genitori;
• cura, rispetto e fiducia negli studenti;
• una relazione positiva tra studenti e insegnanti;
• equità

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